"Competenze" è la parola-chiave più ricorrente in ambito formativo.
Esse sono descritte come la "comprovata capacità" di utilizzare, in molteplici situazioni di vita, un insieme di conoscenze e abilità acquisite negli ambienti di apprendimento formali e informali.
Attraverso lo sviluppo di competenze e lo svolgimento dei compiti di realtà si realizza pienamente anche "imparare a imparare" che è alla base dell'apprendimento permanente e una delle mete fondanti dell'istituzione scolastica moderna.
Lavorando per progetti gli studenti acquisiscono competenze a 360° supportate da una ottima conoscenza tecnico-scientifica delle problematiche trattate.
Senza la conoscenza teorica delle problematiche trattate i risultati ottenuti possono essere molto deludenti e le competenze acquisite illusorie ed inutili.
Come esempio si riporta il seguente caso: gli studenti di una classe III realizzano un prototipo di una piccola turbina idraulica di tipo Pelton mostrando di aver acquisito una buona capacità nel disegno, nella costruzione ed assemblaggio del prototipo.
Alla prova dei fatti la turbina non funziona!
Perchè?
Le conoscenze alla base del funzionamento della turbina non sono state assimilate correttamente:
- le pale erano troppo grandi rispetto alla ruota
- il numero delle pale era troppo basso
- l'ugello aveva un diametro eccessivo
Risultato: la macchina non funziona e gli studenti vanno incontro ad una grossa delusione.
Lo stesso problema affrontato dagli studenti di IV.
Prima si studia bene la "teoria" alla base della turbina e si effettuano delle simulazioni su foglio di calcolo.
Si disegna la turbina in 3D e si stampa un prototipo.
La turbina produce (con accettabile margine di errore) la potenza attesa e gli studenti sono soddisfatti ed incentivati ad approfondire e migliorare il progetto.
Morale?
Senza buone conoscenze non si va da nessuna parte.
Se le buone conoscenze non vengono finalizzate le competenze acquisite restano superficiali e prive di utilità!
